Archivi del mese: ottobre 2003

Scoperte


Proprio grazie a [Fuori di classe] e a un commento lasciato nel primo post di questo blog, ho scoperto questa rubrica in ScuolaER, il portale delle scuole dell’Emilia Romagna. Richiamo la vostra attenzione soprattutto su questi articoli: Il vizio di leggere: l’ira e, naturalmente, Blogosfera. Ma se spulciate tutta la rubrica trovate piu’ di un argomento interessante.


Sempre su questo sito, per quelli di voi che si sentono aspiranti smanettoni (ma non solo per loro), e tuttavia non sanno nemmeno che esiste Linux, segnalo questo dossier sul software opensource. Ragazzi, sveglia, il mondo va avanti, oltre il Pascal e l’ECDL!


p.s. mi diceva un mio ex-alunno iscritto alla Facolta’ di Informatica dell’ Universita’ di Pisa che laggiu’ Windows non lo prendono nemmeno in considerazione. Occhio a non trovarvi spiazzati, in futuro!

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Scoperte


Proprio grazie a [Fuori di classe] e a un commento lasciato nel primo post di questo blog, ho scoperto questa rubrica in ScuolaER, il portale delle scuole dell’Emilia Romagna. Richiamo la vostra attenzione soprattutto su questi articoli: Il vizio di leggere: l’ira e, naturalmente, Blogosfera. Ma se spulciate tutta la rubrica trovate piu’ di un argomento interessante.


Sempre su questo sito, per quelli di voi che si sentono aspiranti smanettoni (ma non solo per loro), e tuttavia non sanno nemmeno che esiste Linux, segnalo questo dossier sul software opensource. Ragazzi, sveglia, il mondo va avanti, oltre il Pascal e l’ECDL!


p.s. mi diceva un mio ex-alunno iscritto alla Facolta’ di Informatica dell’ Universita’ di Pisa che laggiu’ Windows non lo prendono nemmeno in considerazione. Occhio a non trovarvi spiazzati, in futuro!

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Biblioteca scolastica


(il post prende spunto da un qualcosa che e’ successo in terza, ma si rivolge ad ambedue le classi… e a chiunque altro si trovi a passare di qui, naturalmente)


Ieri, al termine di una faticosissima maratona di tre ore nei meandri della letteratura altomedievale, tanto per alleggerire un po’ l’atmosfera, ho condotto la terza in Biblioteca e, dopo aver sommariamente spiegato secondo quali criteri erano distribuiti i libri nei vari scaffali, poco democraticamente ho imposto ai ragazzi di prendere in prestito un libro, quello che piu’ aggradava loro. Sono immediatamente cominciate le proteste: “Sembra di essere alla scuola media…” “Ma non ci fara’ mica scrivere la relazione….” Ma qual e’ il libro che pesa di meno?” “Ma io ne sto gia’ leggendo uno…”. Se non ho capito male, nei due anni del biennio la biblioteca e’ stata visitata forse una volta. Si sa che esiste, ma si hanno le idee piuttosto confuse su cosa contiene e su come dovrebbe essere usata.


La biblioteca e’ lo strumento fondamentale per la stesura di qualsiasi ricerca o relazione. Ovviamente. Dopo aver ben chiaro l’argomento che si intende approfondire, si scende in biblioteca e si comincia a cercare i libri che possono aiutarci. Si cerca di costruire una bibliografia di partenza, da soli o con l’aiuto dell’insegnante, e da li’ si procede, allargando man mano l’elenco dei titoli da consultare. Comunque, se volete capire un po’ meglio il meccanismo, vi consiglio la lettura di una saggio ormai classico, Come si fa una tesi di laurea di Umberto Eco. Qui trovate un comodo estratto dell’opera. Si’, lo so che siete piccoli per una tesi di laurea, ci mancherebbe: ma i principi basilari del metodo di ricerca sono sempre gli stessi.


Ma la biblioteca non e’ solo questo. La biblioteca e’ come un vasto territorio da esplorare senza mappa e senza bussola, seguendo solo l’istinto, per trovare, quasi casualmente, il tesoro nascosto che era li’ solo per noi, e per nessun altro. Quando mi chiedete consigli di lettura, sono sempre in imbarazzo. Vi rivolgete a me tutti deferenti e vi aspettate che io vi indichi non il titolo di un libro, ma un qualcosa che sta a meta’ fra il compito da svolgere a casa e l’incantesimo meraviglioso che vi convincera’, finalmente, di quanto sia importante e insostituibile questa cosa che tutti, dalla prima elementare in poi, vi indicano come la terra promessa di ogni bravo studente: la lettura. La maggior parte di voi non e’ afflitta da questo morbo strano che e’ l’amore per i libri: si legge perche’ si deve, si studia perche’ si deve. Magari, nella migliore delle ipotesi, si e’ anche bravi, e le interrogazioni sono sempre soddisfacenti e i voti alti. Per me, in queste condizioni, e’ difficilissimo dare consigli: in un certo senso mi sembra di compiere un sacrilegio. Verso i libri, naturalmente.


Perche’ per tanti di voi (non per tutti, naturalmente) i libri sono merce strana, sconosciuta. Sono un obbligo. Sono, magari, un dovere sociale. Sono, in certi casi, brevi occasioni di distrazione. Sono qualcosa di cui liberarsi alla svelta, per fare altro. Sono quello per cui il tempo non c’e’ mai (anche ieri qualcuno di voi mi ha ripetuto: “Cosa? Vuole che legga un libro? ma non ho tempo!!!).  E non nego che essi possano essere tutto questo, in determinate occasioni.


Ora, io non ho intenzione di stare qui a a fare l’apologia della lettura. C’e’ chi l’ha fatto molto meglio di me (a questo proposito, se ancora non lo conoscete, vi consiglio di leggere Come un romanzo di Daniel Pennac). Posso solo invitarvi a non offendervi se qualche volta vi diro’ che siete “ignoranti”: ignoranti perche’ non sapete (ma anch’io mi sento spesso straordinariamente ignorante rispetto a tutto cio’ che non conosco e che vorrei conoscere, con un desiderio che talvolta mi mozza il respiro), ma soprattutto ignoranti perche’ non avete coscienza di quello che vi perdete, magari per prigrizia o per cattive abitudini.


Continuero’, periodicamente, a portarvi in biblioteca. Continuero’ a sperare che, fra un frizzo e un lazzo, troviate il vostro tesoro nascosto. Non vi assegnero’ relazioni da scrivere su quei libri, state tranquilli. Mi piacerebbe pero’ che mi parlaste di quello che avete scoperto, cosi’ come, io per prima, talvolta vi racconto quelle che sono le mie scoperte.


Per cominciare a riflettere su questo argomento, riprendo e rilancio la domanda che avevo posto nei primi giorni di scuola: perche’ si considera (almeno a parole) la letteratura cosi’ importante al punto da imporne lo studio? Avete i commenti per rispondere. Aspetto fiduciosa.

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